Aumentare il Know how

L’unione di operatori del settore e di gruppi industriali ha reso possibile la nascita di una rete con un know how completo per una corretta gestione di tutte le attività inerenti al settore geotermico, dalla fase di analisi della risorsa alla progettazione e gestione della centrale.

Diminuire l’iter burocratico

Gli ostacoli maggiori per lo sviluppo della geotermia ad emissioni zero sono senza dubbio i tempi di esplorazione e costruzione della centrale e l’iter burocratico amministrativo che ne regola la realizzazione. Mentre il primo può essere ben stimato dall’investitore, i tempi di sviluppo, infatti, possono essere correttamente quantificati (47 mesi tra esplorazione, costruzione e messa in esercizio della centrale) per il secondo, vista l’aleatorietà dei termini amministrativi, qualsiasi previsione risulta essere radicalmente sbagliata e purtroppo, sovente, ottimistica. Il risultato è che la geotermia ha dinamiche e tempistiche di sviluppo completamente avulse dalle altre fonti rinnovabili. Prova ne è che il D.M. 6 Luglio 2012, che regola l’incentivazione delle F.E.R. non fotovoltaiche, di fatto non abbia incentivato nuove iniziative geotermiche lasciando intatto il contingente riservato a questa rinnovabile.
Per dare un’idea dei tempi per lo sviluppo di una centrale si può fare riferimento allo schema seguente:
Si vede quindi che, nel caso in cui si rispettino i tempi indicati per il rilascio delle autorizzazioni, situazione che, di fatto, non avviene mai, il tempo di completamento di un progetto è 82 mesi, un lasso di tempo non compatibile con gli investitori.

Modifica delle linee guida

In merito a ciò segnaliamo che la geotermia rappresenta una disciplina molto complessa e che le iniziative in ambito geotermico si differenziano molto per tecnologia (impianti tradizionali, impianti ORC, impianti Kalina, raffreddamento ad acqua o ad aria, ecc), tipologia di risorsa (alta entalpia, media entalpia, vapore dominante, liquido dominante, ecc), tecnologie di trattamento dei fluidi (AMIS, re-iniezione dei fluidi nelle formazioni di provenienza), serbatoio (formazioni carbonatiche, formazioni metamorfiche, ecc) e molte altre variabili, tra cui quelle geografiche ed ambientali. Riteniamo che la pubblicazione di linee guida possa difficilmente regolare o indirizzare una materia così complessa e specifica, con il rischio di creare storture normative ovvero di creare difficoltà interpretative che possono intralciare il cammino delle iniziative invece che favorirlo. Riteniamo che, vista la specificità della materia, la verifica sulla compatibilità dell’iniziativa vada lasciata in capo alle attuali procedure normative, basandosi sulle norme oggi disponibili.

Effetto volano

La geotermia, inoltre, nei paesi che ne sono ricchi, non rappresenta solamente un modo di produrre energia elettrica o calore, ma riveste la funzione di volano per la creazione di opportunità imprenditoriali. Ne è un esempio l’Islanda, paese che basa buona parte della sua economia sul “turismo ambientale”, dove le centrali geotermoelettriche sono il cuore di distretti produttivi che utilizzano energia, calore e fluidi geotermici per attività che vanno dalle manifatture, alla cosmesi, fino alle coltivazioni in serra. Le condizioni favorevoli legate alla geotermia hanno portato sviluppo e creazione di posti di lavoro.
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